Jannik Sinner perde di nuovo il trono del ranking mondiale, però all’orizzonte c’è una data che può cambiare tutto.
La notte delle ATP Finals ha lasciato un sapore agrodolce agli appassionati italiani. Da una parte l’entusiasmo per la crescita continua di Sinner, ormai stabilmente nell’élite del tennis mondiale, e dall’altra la consapevolezza che la vetta appena riconquistata sarebbe durata meno del previsto.
Il successo di Carlos Alcaraz su Lorenzo Musetti, infatti, ha rimesso lo spagnolo davanti a tutti, riportandolo al numero uno del ranking e obbligando Jannik a inseguire ancora una volta. Una dinamica che negli ultimi due anni sembra essere diventata una sorta di duello personale fra i due, con scambi di posizione continui e un livello tecnico sempre più alto.
Sinner si riprende il numero uno: c’è la data
Senza ombra di dubbio, però, questa nuova oscillazione non va letta come un passo indietro. Anzi, per certi versi rappresenta un’opportunità. Il calendario futuro gioca infatti a favore dell’azzurro, e non potrebbe essere altrimenti. La sensazione degli addetti ai lavori è che il 2026 possa diventare un anno davvero cruciale nella scalata definitiva di Sinner al trono ATP, in un contesto in cui Alcaraz non potrà fare altro che difendersi.
Il motivo è ben noto agli appassionati: nel 2026 Sinner non avrà alcun punto da difendere nei mesi successivi all’inizio della stagione. La squalifica di tre mesi legata al caso Clostebol — una vicenda che ha inevitabilmente lasciato una traccia pesante sul suo percorso — ha paradossalmente creato una condizione favorevole per una rincorsa senza ostacoli. In quel periodo forzato lontano dai campi, infatti, Jannik non accumulò punti e dunque non dovrà scartarne nel 2026. Questa condizione, spesso sottovalutata, potrebbe diventare l’arma più importante per operare un sorpasso destinato a essere stabile e non più soggetto alle oscillazioni che stiamo vedendo oggi.

Sinner pronto a tornare sulla vetta del tennis mondiale (Foto IG @janniksin – sport.forumfree.it)
Il vero snodo cruciale sarà rappresentato dai tornei di febbraio. Sinner, se dovesse scegliere di partecipare a uno o più ATP 500, avrebbe la possibilità di mettere in cascina un bottino di punti pesante, soprattutto in appuntamenti come Rotterdam, Doha o Dubai, tornei che per struttura, superficie e calendario potrebbero adattarsi perfettamente al suo tennis aggressivo e alla sua straordinaria capacità di mantenere alta l’intensità anche nei momenti più complicati. Sono settimane che storicamente permettono di costruire slancio, e Sinner potrebbe sfruttarle come trampolino verso un ritorno immediato ai piani alti.
E poi ci saranno i primi due Masters 1000 della stagione, quelli che ogni anno definiscono in modo chiaro chi è pronto per dominare il circuito. Indian Wells e Miami rappresentano due tappe fondamentali per chi aspira a restare stabilmente tra i migliori, soprattutto perché mettono di fronte giocatori con stili completamente diversi e condizioni climatiche che spesso fanno la differenza. Jannik, libero dal peso dei punti da difendere, potrà giocare con una serenità rara, mentre Alcaraz sarà costretto a rincorrere prestazioni importanti per mantenere la sua posizione.
Il quadro, insomma, è chiaro. Oggi Sinner ha perso la vetta, però la stagione che verrà sembra preparata per offrirgli un’occasione unica. Una rincorsa che profuma di inevitabilità, con una data già segnata sul calendario e un duello destinato a infiammare ancora una volta l’intero mondo del tennis. Alcaraz ha riconquistato il trono, certo, ma questa volta sa benissimo che il fiato di Sinner è più vicino che mai.

Jannik Sinner di nuovo numero uno al mondo, ecco quando (Foto IG @janniksin - sport.forumfree.it)










