Nei giorni scorsi si era parlato con insistenza di Lobotka dalle parti della Cortinassa, ma a Torino c’è un nuovo nome per il centrocampo.
La Juventus è entrata nella fase più delicata della stagione, quella in cui il lavoro tattico di Luciano Spalletti inizia a prendere forma mentre l’ambiente chiede risposte immediate. Le prime “spallettate”, come sono state ribattezzate dai tifosi, hanno già lasciato un segno evidente, con scelte tecniche forti che stanno modificando gli equilibri della squadra. Una su tutte: l’arretramento di Teun Koopmeiners sulla linea difensiva. Una mossa che ha sorpreso molti, ma che rientra nella volontà dell’allenatore di costruire una squadra più compatta in uscita e capace di palleggiare con maggiore qualità nella prima fase di possesso. La Juventus è reduce da settimane intense, tra Champions, campionato e soprattutto infortuni, che hanno complicato la gestione tattica. Il nuovo corso spallettiano sta cercando di recuperare brillantezza, ordini chiari e soluzioni alternative, soprattutto dopo una fase in cui la squadra sembrava prigioniera di un’identità non ancora definita.
In questo contesto si sono inserite anche le voci di mercato, a partire da quelle che riguardano Stanislav Lobotka del Napoli, accostato con insistenza ai bianconeri. Dichiarazioni dell’agente, poi raddrizzate, avevano alimentato l’idea di un possibile affondo juventino, anche perché Spalletti conosce il centrocampista meglio di chiunque altro. Il tecnico, però, non ha voluto distogliere l’attenzione dal campo e ha ribadito la volontà di migliorare ciò che già ha a disposizione. In parallelo, Damien Comolli sta monitorando diverse piste per gennaio, senza però lasciar intendere rivoluzioni. Il focus, al momento, rimane il lavoro quotidiano a Vinovo: Spalletti vuole una Juventus più fluida, più dominante nel possesso e meno dipendente dagli strappi dei singoli. E proprio in questo disegno tattico potrebbe esserci una sorpresa già presente in rosa.
Miretti, la soluzione interna che Spalletti vuole trasformare: nasce il nuovo regista?
Se le prime mosse di Luciano Spalletti hanno riguardato equilibrio e struttura, la prossima potrebbe toccare in modo diretto la qualità della manovra. Perché la soluzione ai problemi della Juventus, secondo il tecnico, potrebbe essere già in casa: Fabio Miretti. Tornato dopo due mesi di stop per una lesione muscolare rimediata nell’amichevole con la Next Gen, il centrocampista classe 2003 ha giocato una manciata di minuti contro lo Sporting, lasciando però un’impressione nitida: personalità, pulizia tecnica e una naturale inclinazione alla gestione del possesso. Proprio contro lo Sporting, Miretti è stato schierato in cabina di regia nell’ultima parte di gara. Una scelta che ha incuriosito e che non sembra affatto casuale. Spalletti ha osservato attentamente quel segmento di partita, annotando movimenti, tempi di gioco e reazioni del ragazzo sotto pressione. Il risultato è stato incoraggiante: Miretti, nonostante il lungo stop, ha mostrato la naturalezza di un centrocampista che conosce già quel ruolo, pronto a farsi dare palla e a prendersi responsabilità che non tutti, a 21 anni, accettano con tale disinvoltura.

Miretti, la soluzione interna che Spalletti vuole trasformare: nasce il nuovo regista? – Sport.forumfree.it (screen Youtube)
Il tecnico sa che a livello di mezzali la concorrenza è feroce: Manuel Locatelli, Teun Koopmeiners, Khephren Thuram, Weston McKennie. È proprio questo sovraffollamento che starebbe spingendo Spalletti a valutare seriamente un cambio di posizione stabile per Miretti, immaginandolo come regista puro, un ruolo in cui la Juventus fatica da tempo a trovare un referente stabile. Sul ragazzo si son affacciati anche club di Serie A come Parma e Pisa: i ducali, con Federico Cherubini, conoscono bene il giocatore, mentre in Toscana c’è Alberto Gilardino, che lo aveva valorizzato durante la parentesi al Genoa. Sono interessamenti concreti, ma potrebbero essere congelati proprio dalla volontà di Spalletti di trattenere il giocatore, considerandolo un elemento su cui costruire una nuova fascia creativa della manovra. Se l’arretramento di Koopmeiners è stata la prima “spallettata”, la seconda potrebbe portare il nome di Fabio Miretti: un regista giovane, italiano, cresciuto nel vivaio e pronto a prendersi la Juventus.

Ma quale Lobotka, Spalletti ha scelto un altro: è già a Torino - Sport.forumfree.it (screen Youtube)











