Per Carlos Alcaraz il 2025 si era messo bene, ma poi è cambiato tutto. Sinner è andato avanti come un treno e per lo spagnolo ora è la fine.
Contro ogni pronostico, al Masters 1000 di Parigi non si è consumata l’ennesima finale tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, quella che ormai da due anni è diventata la rivalità più intensa e affascinante del tennis mondiale. Lo spagnolo è infatti uscito di scena a sorpresa già nei primi turni, lasciando via libera al campione altoatesino, che ha saputo sfruttare il momento e dominare la scena indoor come solo i grandi sanno fare. L’eliminazione di Alcaraz ha ribaltato uno scenario che, fino a pochi giorni fa, sembrava già scritto. A Parigi si pensava a un’ulteriore sfida diretta, magari preludio a un duello finale a Torino, ma invece il tabellone ha raccontato un’altra storia. Sinner ha proseguito la sua corsa con autorevolezza, sbaragliando ogni avversario e vincendo il titolo contro Felix Auger-Aliassime, il suo primo trionfo nel 1000 parigino. Un successo che non solo arricchisce ulteriormente una stagione già memorabile, ma riapre completamente la corsa al numero uno del mondo.
Per Sinner, il 2025 resterà comunque un anno straordinario, soprattutto al netto dei tre mesi di stop dovuti alla squalifica per clostebol. In soli nove mesi di tennis effettivo, l’altoatesino ha vinto due Slam – Australian Open e Wimbledon -, ha centrato la finale al Roland Garros e agli US Open, e ora ha aggiunto anche Parigi dopo Pechino e Vienna. Numeri impressionanti, degni di un fuoriclasse che ha imparato a gestire ogni pressione, trasformandola in carburante. E forse, per la prima volta, la sensazione è che l’inerzia psicologica del duello con Alcaraz sia cambiata: inseguire, ora, potrebbe essere più semplice che difendere.
I nuovi scenari: Sinner in vetta dopo Parigi, Alcaraz sotto pressione a Torino
Con il trionfo di Parigi, Jannik Sinner ha aggiunto 1.000 punti al proprio bottino e ha riaperto ufficialmente la corsa al vertice del ranking mondiale. Nella classifica su 52 settimane, Alcaraz partiva da 11.250 punti, mentre Sinner era a quota 10.500. Con il titolo parigino, l’azzurro è salito virtualmente a 11.500 punti, superando lo spagnolo. Tuttavia, questo primato potrebbe durare poco: il 9 novembre, infatti, Sinner dovrà scartare i 1.500 punti conquistati alle ATP Finals 2024, e questo potrebbe riportare Alcaraz momentaneamente davanti. Ma la vera battaglia è sulla “Race”, la classifica annuale che stabilisce chi sarà il numero uno di fine stagione. Qui, la differenza è ormai minima: dopo la sconfitta di Alcaraz a Parigi, lo spagnolo è a quota 11.050 punti, mentre Sinner, grazie al successo parigino, è salito a 10.000. Restano da assegnare solo i 1.500 punti delle Nitto ATP Finals di Torino, dove tutto si deciderà.

I nuovi scenari: Sinner in vetta dopo Parigi, Alcaraz sotto pressione a Torino – Sport.froumfree.it (screen Youtube)
Gli scenari, a questo punto, si giocano su sottigliezze: se Sinner dovesse trionfare anche a Torino, chiudendo imbattuto, e Alcaraz non andasse oltre due vittorie nella fase a gironi, l’azzurro conquisterebbe il trono mondiale e diventerebbe ufficialmente il numero uno di fine anno. Se invece lo spagnolo riuscisse a vincere tre partite nella fase iniziale o arrivasse almeno in finale, il primato resterebbe suo. In ogni caso, Sinner ha riaperto un duello che sembrava chiuso, trasformando la corsa al numero uno in un finale di stagione incandescente. A Torino, davanti al pubblico di casa, non ci sarà solo un titolo in palio, ma la possibilità di scrivere la storia: per la prima volta, un italiano potrebbe chiudere l’anno in cima al mondo del tennis.

Batosta per Alcaraz, Torino maledetta: Sinner chiude l'anno da numero 1 - Sport.forumfree.it (screen Youtube)










