Assurdo Sinner, ancora clostebol: “Condanna a vita”

Jannik Sinner continua a essere al centro dell’attenzione per via del caso Clostebol, di cosa si tratta precisamente.

Jannik Sinner rimane spesso e volentieri al centro dell’attenzione. Del resto, è normalissimo che le cose stiano in questo modo, considerando il fatto che stiamo parlando di un giocatore straordinario oltre che di livello veramente assoluto. Per quanto riguarda lo stesso Sinner, però, sicuramente il 2025 non è stato un anno facile.

Certo, le gioie e le soddisfazioni non sono mancate per il tennista italiano, tuttavia non possiamo fare a meno di ricordare il fatto che il campione in carica di Wimbledon sia stato squalificato per tre mesi a causa del caso Clostebol che lo ha coinvolto.

Una questione, quella del doping, che ha fatto discutere per mesi fino a essersi lentamente placata. Tuttavia, evidentemente, nelle ultime ore si è tornati a discutere di una questione tanto dolorosa per Sinner e il movimento sportivo italiano e internazionale.

Sinner, ancora il caso Clsotebol: i dettagli

Ciò a cui facciamo riferimento in maniera particolare riguarda quanto dichiarato da Novak Djokovic di recente nel programma web Piers Morgan Uncensored, in un’intervista che farà certamente discutere non poco: “La questione del doping è una nuvola che lo seguirà, così come la nuvola del Covid seguirà me”. Sono proprio queste le parole utilizzate da Novak Djokovic sulla delicata vicenda, in un breve estratto diffuso sul canale YouTbe del famoso conduttore inglese Piers Morgan.

Caso Clostebol, cosa ha detto Djokovic stavolta (www.sport.forumfree.it – X Danny)

Dichiarazioni che fanno tornare alla luce quello che è stato un caso molto discusso e difficile da accettare per tutti coloro che amano il tennis e lo sport in generale, a prescindere da come effettivamente la si possa pensare. Lo stesso Djokovic in passato ha commentato aspramente il caso Clostebol che ha coinvolto Jannik Sinner e il suo staff e che ha trascinato il tennista italiano verso una sospensione di tre mesi concordata con la Wada.

Secondo la ricostruzione fatta, la positività di Sinner era legata a tracce infinitesimali della sostanza assorbite durante un massaggio a mani nude del suo fisioterapista, che ha utilizzato una pomata contenente lo steroide per curare una ferita. Ciò, chiaramente, ha quasi immediatamente scatenato tantissime discussioni nel mondo del tennis e dello sport in generale. E adesso, a fare di nuovo leva su quella questione, ci ha pensato Novak Djokovic. Sono passati tanti mesi ma per certi eventi basta veramente poco per fare rialzare polveroni e accendere discussioni che forse, proprio come dice il campione serbo, non si placheranno mai.