L’annuncio è davvero devastante: il mondo dello sport è senza parole di fronte alle ultime parole che riguardano Alex Zanardi.
Alex Zanardi è molto più di un atleta. È un simbolo, un’ispirazione, una voce che negli anni ha saputo parlare al cuore di milioni di persone. La sua storia è una di quelle che lasciano il segno, fatta di forza, coraggio e una determinazione che sfida ogni logica.
Dopo l’incidente in Formula CART del 2001, quando perse entrambe le gambe, Zanardi non si è mai arreso. Anzi, ha riscritto la propria vita e la propria carriera, diventando uno degli sportivi più amati e rispettati al mondo. La sua rinascita nel paraciclismo, coronata da successi paralimpici straordinari, ha insegnato a tutti cosa significa non mollare mai, nemmeno di fronte all’impossibile.
L’annuncio su Zanardi lascia tutti senza parole
Ogni volta che si pronuncia il suo nome, non si parla solo di sport. Si parla di esempio, di speranza, di umanità. E forse anche per questo, le parole arrivate in queste ore hanno scosso profondamente l’opinione pubblica e tutto il mondo sportivo italiano.
A pronunciarle è stato Marco Giunio De Sanctis, da poco eletto Presidente del Consiglio Nazionale Elettivo del Comitato Italiano Paralimpico (CIP), un ruolo che rappresenta il coronamento di un percorso lungo quarant’anni all’interno dello sport per persone con disabilità. Un uomo che conosce perfettamente le dinamiche, le fatiche e i traguardi di un movimento che, proprio grazie a figure come Zanardi, è riuscito a conquistare il rispetto e l’attenzione che merita.

De Sanctis parla di tessuto sociale (Foto IG @sciaremag – sport.forumfree.it)
Durante una delle sue prime riflessioni pubbliche dopo l’elezione, De Sanctis ha espresso un pensiero che ha colpito molti, e che non tutti si aspettavano. Parlando del valore dei modelli sportivi e del loro ruolo nella società, ha dichiarato: “Servono educazione civica, cultura sportiva e formazione. Gli idoli mediatici – i Sinner, Tomba, Zanardi, Bebe Vio – non bastano: abbiamo bisogno di modelli diffusi, di esempi quotidiani.”
Parole che, per quanto pronunciate con l’intento di stimolare una riflessione, sono suonate come un colpo al cuore per chi considera Alex Zanardi un vero e proprio faro morale. Non perché De Sanctis ne abbia messo in dubbio il valore, ma perché ha voluto evidenziare un concetto scomodo ma reale: non basta avere pochi eroi mediatici per cambiare la mentalità collettiva, serve una cultura sportiva diffusa, che parta dalle scuole, dalle famiglie, dalle comunità.
Eppure, il solo accostare il nome di Zanardi a un discorso del genere ha avuto un impatto emotivo fortissimo. Molti hanno percepito le parole di De Sanctis come una sorta di “ridimensionamento” simbolico di chi, come Alex, ha fatto della resilienza un esempio planetario. Tuttavia, se si guarda al messaggio nel suo insieme, il senso è forse più profondo: non basta ammirare i grandi, bisogna imparare a costruire un tessuto sociale che renda possibile la nascita di tanti piccoli “Zanardi” ogni giorno, in ogni disciplina, in ogni città.
Senza ombra di dubbio, l’annuncio di De Sanctis ha scosso e diviso, ma ha anche riaperto un dibattito fondamentale: quello sul valore educativo dello sport e sulla responsabilità collettiva nel trasmettere i suoi veri valori. Perché gli eroi come Alex Zanardi continueranno sempre a ispirare, ma è compito di tutti trasformare quell’ispirazione in realtà quotidiana.

Annuncio devastante su Zanardi (Foto IG @euroimportpneumatici - sport.forumfree.it)











